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Giovedì 22 Novembre: Viva la Rai!

Ho dovuto scegliere. Ero a Roma e ho dolorosamente rinunciato alla commemorazione di Giglia Tedesco promossa dai compagni e dagli amici di Roma per precipotarmi a Torino. Alle 18.00, nella piccola e bellissima aula del Consiglio Comunale, vigilati dalla targa marmorea di Camillo Benso conte di Cavour, già consigliere comunale di Torino a cavallo della metà dell'800, e al cospetto di autorità militai e civili, del Sindaco, di esponenti delle Fondazioni Bancarie, si consegnava il premio "Domenico Carpanini" alle cinque migliori tesi su Torino, fonfate su una solida ricerca archivistica presso l'Archivio Comunale della Città.
Il premio è andato a due tesi dedicati ai problemi dell'immigrazione e dell'integrazione dai Paesi africani, alla struttura sociale di Torino nell'Epoca Napoleonica e a due tesi di architettura concernenti Piazza Vittorio Veneto e i Murazzi del Po.
Un clima di compostezza professionale e di commosso ricordo per il Vice Sindaco Domenico Carpanini , che questo premio aveva ideato nel 1999, due anni prima della sua morte prematura.
La sua mamma, invalida ma presente, e la sua compagna, Fulvia, che coi giovani lavora, seguivano la cerimonia con occhi lucidi. Io mi informavo attraverso il Funzionario Dirigente dello splendido Archivio Comunale dei fondi documentari e dei futuri progetti di lavoro. Avevamo quasi finito…poi…
Poi d'omprovviso arriva la Rai, molto in ritardo sul programma. "Ci vuole una scenografia attiva", quindi si replica tutto, con piglio da show televisivo. I cinque giovani studiosi prima intimiditi, ci prendono gusto. Ognuno va a riesporre dallo scranno del sindaco la sua tesi: in cinque minuti si sono trasformati. una ragazza bionda con i boccoloni che aveva studiato l'islamismo dolce dei Senegalesi a Torino parla spedita ed attrattiva come una presentatrice professionista.
Potenza della TV e dell'esser vist e giudicati da un pubblico più vasto. I giovani generali ridono; il giovane Coppola, presidente del Consiglio Comunale di FI, azzarda: "La prossima volta stacchiamo i biglietti!". 

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MAGDA NEGRI

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IL MIO PARTITO