Anche nell’ultimo documento di economia e finanza è affrontato il capitolo della sostenibilità demografica italiana, per gli sviluppi che ci auguriamo in tema di produttività. Ogni anno ribadiamo che ci vorrebbero 300.000 immigrati per otto anni per riequilibrare la caduta verticale della forza lavoro. Se l’economia riparte, l’Italia ha molta meno forza lavoro di altri paesi europei. Anche i drammatici fatti di questi giorni, dove si dimostra tanta disponibilità emotiva ma anche tanta incapacità a governare il fenomeno dell’immigrazione, inducono a questa riflessione: tra non molti anni l’immigrazione sarà regolata e tutti la vedremo come una risorsa per il paese.