È passato un mese ma non hanno ancora parlato.
Li hanno sospesi con obbligo di presenza.. ma muti.
Il dirigente scolastico non sa bene cosa fare.
Solo una ragazza dice che non è più bello tornare a scuola con quell’atmosfera.
Eppure c’ erano quasi tutti, quando un gruppo di loro ha legato a una sedia un insegnante disabile, l’ hanno umiliata e preso a calci le sue cose.
Speriamo solo cose.
I bravi ragazzi di Alessandria non parlano.
Perfetta omertà di gruppo.
Forse si sentono eroi che non possono tradire.
Nessun pentimento né consapevolezza.
Ma non ci sono famiglie amici pedagagosti che aiutino i ragazzi a capire a uscire da quell’ episodio di violenza e viltà?
Brutto entrare nell’adolescenza con questa complicità collettiva in un atto vigliacco.
Peserà sulle loro vite.