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Il filo d’Arianna della memoria…

By 22/07/2020Attualità
Questa è un’ ora bellissima per godermi dal mio piccolo terrazzo il verde smeraldo del Filadelfia prima che si mettano in azione le pompe idrauliche per innaffiare l’ erba.
Non un gran rumore… ma rovinano l’ atmosfera.
Penso da ieri con un certo stupore come farà la coppia Azzolina-Arcuri a garantire un efficace rientro, a settembre, di milioni di studenti.
Dovrebbe essere sentito come problema nazionale… e il primo banco di prova del nuovo tempo delle concrete riforme.
A proposito di banchi… come si fa in un mese e mezzo non solo a bandire la gara europea, ma a farli trovare materialmente tutti nei nuovi spazi?
A me sembra di aver avuto in tanti anni di scuola banchi già monoposto… di formica… in genere appaiati.
Banchi con le rotelle mi sembrano rumorosi e instabili… forse dovranno avere un fermo.. come le carrozzine.
Comunque… seguendo a ritroso il filo d’Arianna della memoria, arrivo ai banchi dei banchi… ai capistipite.
Novara, anni ’60: i banchi dell’ Aula Magna del Liceo Classico Carlo Alberto.
Aula lunga e scura… volta a botte di 2 o 3 file di banchi a 2 posti, neri, altissimi, di legno vecchio e usurato.
Piano inclinato… ancora il posto per i calamai… predellino per salire.
Si andava in Aula Magna per i compiti in classe di Italiano, Latino e Greco.
Passi per le 2 prime prove… ma quando si entrava in Aula Magna con il dizionario di greco – italiano di Lorenzo Rocci, edito Dante Alighieri… tremava il cuore.
 
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MAGDA NEGRI

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