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Il Governo è pilatesco sul caso Englaro

By 17/12/2008Maggio 27th, 2024Politica

Tra il pilatesco e l'azzeccagarbugli" così intervenendo oggi in aula al termine dei lavori, ho definito l'atto di indirizzo con cui il ministro Sacconi sta di fatto tentando di mettere in mora la sentenza della Corte di Cassazione n. 27 145/08 accettata dalla Corte Costituzionale, che aveva respinto pochi mesi fa il conflitto di attribuzione sollevato da Camera e Senato sul caso Englaro.

Con questa sentenza  i giudici avevano dato la possibilità di interrompere l'alimentazione e l'idratazione artificiale per Eluana Englaro in stato di coma vegetativo da 17 anni. Sospensione ritenuta dai giudici conforme al dettato costituzionale e interpretando la volontà espressa da Eluana quando era ancora sana e cosciente di non essere sottoposta a terapie senza speranza.

Da una parte ci sono la Corte di Cassazione e la Corte Costituzionale dall'altra un atto del governo che si basa solo su due verbali del Comitato nazionale di bioetica, il secondo dei quali in data 17 novembre 2008 fa riferimento 'allo stato vegetativo persistente… che realizza una condizione di grave disabilità neurologica potenzialmente reversibile.

Cosa c'è di reversibile nel caso di Eluana? Cosa c'entra poi l'art. 25 della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità approvata dalla assemblea generale dell'ONU il 13 dicembre 2006 che non fa riferimento a problemi sulla volontà individuale e per il trattamento di fine vita, cioè non a trattamenti scelti ma potenzialmente subiti? L'atto ministeriale di indirizzo – chiede ancora la senatrice – introduce ex novo regole che incidono sui diritti soggettivi e sull'art. 32 della Costituzione? Non è necessario un intervento legislativo di rango primario per rinnovare il regolamento vigente su questa materia? Possono le Regioni sottrarsi all'obbligo di dare esecuzione a una sentenza della corte di Cassazione senza esporsi a l reato di omissione di atto d'ufficio? Può il ministro esercitare un potere di tipo gerarchico sui servizi sanitari pubblici sui quali la competenza è strettamente regionale?.

E' evidente  che bisogna tornare al Parlamento e, se il governo di centro destra vorrà una legge restrittiva, è auspicabile che sia la dialettica parlamentare, secondo libertà di coscienza, a determinare equilibri più avanzati.

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MAGDA NEGRI

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