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Il Pd pronto a ogni scenario – Europa- 3 novembre 2007

By 03/11/2007Politica

Europa, 3 novembre 2007 – Il Pd pronto a ogni scenario

Quando martedì 6 ritroverete questo giornale in edicola, una prima parola chiara sulla durata della legislatura sarà stata detta: lunedì sera ci sarà infatti in senato la prima delle votazioni (potrebbero anche essere solo un paio) sulle quali Berlusconi ha scommesso tutto.
Si avverte dalle parti dell'Unione una certa brezza di ottimismo (pericolosa) che se confermata dagli eventi potrebbe trasformarsi per il Cavaliere in disfatta.I suoi alleati lo dicono apertamente: se Prodi supera la fatidica data di metà novembre, la partita cambia e Berlusconi non darà più le carte.Naturalmente le cose, per insipienza o per dolo, potrebbero andare al contrario, e noi trovarci presto a ragionare su una crisi.In entrambi i casi appare di importanza capitale il ruolo che Veltroni ha assunto, nella precipitazione dei fatti delle ultime ore.
Fa bene Rifondazione, dal suo punto di vista, a considerarla come iattura: il partito di maggioranza relativa è sceso dalla graticola, non accetta più le frustrazioni sistematiche dei compromessi al ribasso, non è più disponibile a pagare davanti all'opinione pubblica e al proprio stesso elettorato i prezzi insostenibili della navigazione a vista.Inoltre il Pd ha dichiarato apertamente e da tempo le sue priorità.La sicurezza nelle città è al primo posto, da molto prima che una donna indifesa venisse martoriata in un vergognoso slum urbano.L'impressione è che Prodi si sia acconciato alla nuova realtà volentieri: Veltroni diventa per lui una specie di Commissione europea, il "fattore esterno" che induce a comportamenti virtuosi e alla rapidità delle decisioni.
Ma quel che conta davvero è la nuova reattività del Pd. Sarà spesa tutta, in entrambi gli scenari: se Prodi com'è sperabile regge, per cambiare da gennaio il passo del governo, e non solo. Se non regge, per lanciarsi con le proprie forze ritrovate in uno scontro politico – forse elettorale – da condurre all'attacco e non sulla difensiva. In difesa, com'è evidente in queste ore, ci stanno gli altri, alleati o avversari.

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MAGDA NEGRI

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