Skip to main content

Il tempo degli applausi è finito

By 01/07/2014Febbraio 17th, 2024Attualità

Nonostante il grande battage pubblicitario, non sarà la moltiplicazione dei pani e dei pesci. A Bruxelles si sono scontrate due visioni sull’Europa: una che crede nel federalismo europeo e nella possibilità, pur con molta fatica, di affrontare la crisi del debito dell’occupazione. 
La seconda, fino alla rottura di Cameron, che confida in un ripiegamento nazionalistico per difendere le crisi nazionali e anche gli strati popolari più sofferenti.

Renzi e il PD si sono collocati a capo della prima tendenza e in forza di questa scelta politica abbiamo anche trattato ragionevoli margini di flessibilità.

Mi sembra però che se è sensato aspettarsi lo sconto del cofinanziamento nazionale dei fondi europei per il calcolo deficit Pil, quello che propone Delrio sul Corriere, insieme a Prodi, cioè la mutualizzazione di almeno un terzo del debito e la sua ristrutturazione sul modello argentino e greco, non avrà ragionevoli spazi di realizzazione.

Insomma ci hanno firmato una cambiale non in bianco ma in cambio di efficaci riforme, in tempi stretti. La riforma della pubblica amministrazione e l’attuazione di alcuni aspetti della spending review sono tra quelle. Per nessuna di essere, così come per la delega fiscale e il job act, sono attesi applausi. Anzi, il tempo degli applausi è proprio finito e non esiste processo riformatore serio che non inneschi dure ed estese reazioni.

Close Menu

MAGDA NEGRI

www.magdanegri.it

IL MIO PARTITO