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Il tempo del coraggio

By 15/05/2020Attualità
25,6 miliardi al lavoro..
15 o 16 alle imprese, 3,2 per rafforzare la sanità..
Eppure l’ accoglienza del paese e delle varie categorie sociali sembra di grande delusione.
L’ attacco viene specialmente da Confindustria, Associazioni dei Commercianti etc., che rivendicano più risorse a fondo perduto.
Aspirazione legittima, perché la perdita di fatturato presente e l’incertezza sulle possibilità pratiche di lavorare nel futuro mette in ginocchio intere categorie di famiglie… dipendenti.
Ma le risorse non sono illimitate..
Le agevolazioni fiscali per le imprese sono significative, ma sembrano poca cosa..
Le risorse, queste sì a fondo perduto per le piccole e medie imprese fino al 20 % del fatturato perso ad Aprile, sembrano pannicelli caldi.
In sintesi, per quanto appare fino ad ora e prima della discussione parlamentare, il paese sembra apprezzare gli interventi come cassa integrazione in deroga, reddito di emergenza, regolarizzazione dei lavoratori agricoli e domestici, interventi per la qualificazione della sanità pubblica, della ricerca e dell Università.
Potremmo sintetizzare così: una massa ingente di risorse per l’emergenza sociale e alcuni settori del welfare pubblico.
Ma intorno ribolle la delusione e qualche volta la disperazione di interi settori produttivi e commerciali.
Tempestività degli aiuti alla persona ed efficacia di quelli più strutturali sono gli unici appigli possibili per dare speranza ai singoli e a una collettività ferita.
Vediamo cosa sapremo fare.
Ma certo incombe sul paese una dolorosa presa di coscienza che non si tornerà a un passato già precario.
Difficile in pace… la gestione di una crisi in tempo di guerra sembra a qualcuno superiore alle proprie forze.
E’ il tempo del coraggio.
 
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MAGDA NEGRI

www.magdanegri.it

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