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Il torpore attendista del PD

Domenica 3 febbraio ho partecipato con Mauro Marino, Silvia Fregolent, il presidente del comitato di quartiere ad un interessante dibattito presso la sala Carpano di Etaly a Torino. Circa 50 militanti presenti, molto anziani e molto attenti.

Ho l'impressione che si stia prendendo un po' sottogamba, con una specie di torpore attendista, questa campagna elettorale. Ci si riposa sugli allori affidandoci all'automatismo del porcellum. Mi vedo costretta a "sgridare" qualche giovane membro del direttivo della mia sezione che parte in quarta chiedendo l'abrogazione integrale delle proposte Fornero sul mercato del lavoro. Basta poco per riportare l'ordine del discorso ad una consapevolezza più matura della fase politica e dei problemi non risolti.

Alcuni militanti più anziani, con lucidità, sono consapevoli che il 90% di questa campagna viene giocata in televisione e si lamentano perché i rappresentanti del PD che più spesso vanno ai dibattiti non hanno proposte puntuali, facilmente divulgabili e persuasive. In effetti, se paragoniamo il programma del PD del 2008 con l'attuale, purtroppo dobbiamo segnalare una regressione molto seria quanto a proposte e coerenza programmatica.

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MAGDA NEGRI

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