Ho partecipato, la scorsa settimana, alla missione organizzata dalla Commissione bicamerale rifiuti, di cui faccio parte, in Sicilia orientale. Tre giorni trascorsi ad ascoltare magistrati e a visitare discariche, talvolta in un’atmosfera surreale. Abbiamo incontrato tecnici, gestori di impianti e persone espertissime. E tre minuti dopo la conclusione di questi incontri siamo stati avvisati dalla Procura della Repubblica che si trattava di soggetti collusi con la mafia. Stringe il cuore constatare che siamo di fronte  a un fenomeno così ramificato nel sistema sociale.

Certo, tutto questo si sa, ma vederselo dispiegare davanti è un’altra cosa. Prepareremo una ampia relazione sull’andamento complessivo della visita da presentare al Presidente della Camera e del Senato. A  questa missione ne seguiranno altre in Campania e in Calabria e ci coordineremo con la Commissione Antimafia.

E’ stato sorprendente constare che tutti gli amministratori della Pdl (Presidenti di Province  e Assessori all’Ambiente) auditi affermassero di non sapere nulla, di essere insediati da poco tempo e che, comunque, tendessero a minimizzare. Il Presidente della Regione ha annullato la gara per i 4 termovalorizzatori perché ne cerca una tipologia  più piccola, ma si trova ora con  le discariche ufficiali che staripano e con quelle abusive che si moltiplicano, oltre che con una  tragica situazion debitoria degli Ato.

La prova di governo della classe dirigente meridionale mi sembra arrivata praticamente al capolinea.