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In morte di Dario Fo

By 13/10/2016Attualità

Vidi per la prima volta Dario Fo con il suo” Mistero Buffo” in una fabbrica occupata di Novara nel ‘67/’68 e poi a Milano dove frequentavo l’Università persi pochi dei suoi spettacoli. Vis comica pura, un mostro della comunicazione.

Ho poi conosciuto approfonditamente sua moglie Franca Rame in Senato dal 2006-2008. Era con Di Pietro, sempre rigorosissima negli interventi e nel lavoro d’aula pur facendo fatica perché aveva problemi di vista: i suoi grandi occhiali scuri non erano solo un particolare estetico. Sempre donna bellissima, solo un po’ curva, mangiavamo spesso insieme e parlava con ironia e immenso affetto di quel suo marito, compagno, amante, fratello ecc. Difficile convivere con Dario Fo.

Quando Franca è morta, incontrai Dario Fo  sul treno Torino-Milano, in seconda classe, con due giovani assistenti, una grande sciarpa rosa, sembrava sereno e io non ho avuto il coraggio di presentarmi a lui e dirgli che avevo conosciuto bene Franca. L’ho visto poi in televisione nella sua ultima appassionata battaglia politica. E’ stato un uomo che non ha mai smentito se stesso, ma penso che dopo la morte di Franca anche  lui fosse un po’morto dentro.

Addio Dario.

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MAGDA NEGRI

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IL MIO PARTITO