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Inaugurazione Anno Accademico 2012 a Torino: Sant’Agostino, Gramsci e contestazione

Come ogni anno la relazione del Magnifico Rettore suffragata da dati significativi dimostra l'eccellenza dell'ateneo torinese, soprattutto nelle materie scientifiche. Diversamente da ogni anno questa volta esplode – in forme invero civili – la questione del taglio alle borse di studio EDISU, che attiravano in Piemonte un gran numero di studenti e producevano un significativo indotto sull'economia cittadina. Si fa cenno ai problemi di governance sorti in seguito alla legge Gelmini relativi alla destrutturazione delle vecchie facoltà nei nuovi dipartimenti. Il rappresentante degli studenti invoca il mondo antico del lavoro a tempo indeterminato e il ruolo dell'università pubblica, aperta, di massa che comunque riesce a coniugarsi con l'eccellenza. Mi resta l'impressione che la formazione politica di questi studenti sia drammaticamente datata.

Elsa Fornero interloquisce con i rappresentanti degli studenti, il ministro della salute Balduzzi sollecita dalla Regione Piemonte un piano organico per la città della salute di Torino e Novara.

Giornata tutto sommato positiva ma, diversamente per quanto riguarda l'inaugurazione dell'anno giudiziario, ho avuto l'impressione che l'accademia torinese fatichi a riparametrare i buoni risultati del proprio lavoro, con il disallineamento tra formazione e lavoro che va incrementandosi anno dopo anno.

Bello che il direttore Loredana Segreto abbia ricordato Sant'Agostino e il suo eterno presente, riferendosi ai problemi dell'ateneo e ricordando la faticosa vita, nel 1911, dei migliori studenti del regno che avevano in premio la possibilità di venire a Torino al Real Collegio Carlo Alberto: con 39 lire al mese non riuscivano a pagarsi l'alloggio e la legna necessaria al riscaldamento. Uno di quegli allievi fu il sardo Antonio Gramsci

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MAGDA NEGRI

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