16 ottobre ’07
Mi lancio alle spalle le polemiche sul Pd e facendo una levataccia, alle 9,30 (partendo da Torino), sono a Palazzo Marini per ascoltare il professor Stephen Minger e la dottoressa Emily Jackson sull’esperienza delle ricerche su linee cellulari da embrione “chimera” (vivono solo pochi giorni e servono per contrastare malattie devastanti) in atto al King’s College di Londra e presso l’Università di NewCastle.
Siamo un gruppo di deputati e senatori (destra e sinistra) iscritti all’Associazione Welby-Coscioni, scienziati, accademici, esponenti del Comitato bioetica. Clima pacato, slides, dati comparati sullo stato della ricerca biomedica (tragico per noi). Nessuna magniloquenza. Se tutto andrà bene, ci vorranno 10-15 anni per l’applicazione clinica. Il professore sembra uno studente impigrito di un campus anglo-americano del’68. Alto, vestito di nero, con una lunghissima treccia di capelli grigi che arriva fino ai fianchi.
La studiosa ci parla degli esperimenti in atto, della loro evoluzione e del dibattito pubblico che li ha preparati e autorizzati, fino all’approvazione della Chiesa anglicana. Sorridono in molti quando gli organizzatori del convegno trasmettono i servizi televisivi di tutte le emittenti italiane che ne hanno parlato. E che seminavano orrore e sgomento sui mostri chimera .
Sono solo cellule uovo animali denucleate che ospitano cellule umane per pochi giorni per la clonazione terapeutica. Monsignor Sgreccia tuona da un servizio del Tg2. Il professore che ascolta la traduzione con le cuffie sorride incredulo. Facile scegliere..
P.s. (per approfondire) Metto a disposizione gli articoli a commento della scoperta dei due scenziati. Interessante notare la differenza di impostazione: Corriere, Repubblica e (soprattutto) Il Giornale