Pubblicato il 24 luglio 2007

FINOCCHIARO , AMATI , BAIO , BASSOLI , BINETTI , CARLONI , FRANCO Vittoria , MAGISTRELLI , MONGIELLO , NEGRI , PIGNEDOLI , ROSSA , RUBINATO , SERAFINI , SOLIANI , VILLECCO CALIPARI , BETTINI , GASBARRI , MONTINO – Al Ministro dell'interno. –
Premesso che:

si è appreso da organi di stampa (“Corriere della sera” del 19 luglio 2007), che la Giunta comunale di Montalto di Castro (Viterbo) ha deliberato lo stanziamento di fondi per assicurare la difesa di giovani del paese accusati per il reato di stupro di gruppo nei confronti di una ragazza di 16 anni;

la stessa fonte di stampa rende nota una dichiarazione del sindaco di Montalto di Castro che giustifica il provvedimento dell’Amministrazione come un aiuto verso “coloro che non sono in grado di provvedere da soli, né con l’aiuto delle famiglie, alla loro difesa”; e si accenna al fatto che si tratterebbe di forme di prestito, garantite da fideiussioni, evidentemente da parte delle famiglie degli imputati;

ci si sarebbe aspettato dai rappresentanti della comunità, un’espressione di volontà di difesa della ragazza offesa e stuprata, offrendo alla stessa il sostegno necessario per affrontare il processo e per aiutarla in un recupero di fiducia e di futuro che, in queste situazioni, è sempre difficile;

si è avuto, al contrario, un atteggiamento che va contro il più elementare sentimento di solidarietà verso le vittime e tende ad affermare uno stravolgimento del senso comune, trasformando gli stupratori in vittime,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo, nell’ambito delle proprie competenze, non ritenga di chiarire se siano state rispettate tutte le normative di legge, nelle procedure di concessione di prestiti fideiussori da parte del Comune interessato.