Ho presentato una Interrogazione parlamentare sul tema delle impronte a bambini ROM. Lo ritengo un provvedimento gravemente discriminatorio e incostituzionale su minori, che spesso sono le prime vittime e i più vulnerabili.
n. 3-00107 – 26 giugno 2008 – Seduta n. 29
NEGRI, GHEDINI, PIGNEDOLI, BERTUZZI, SANGALLI – Al Ministro dell'Interno –
Premesso che:
– dagli organi di stampa (si veda, in particolare, “l’unità”, 26 giugno 2008, p. 7; “Il Riformista”, 26 giugno 2008, p. 2) si apprende la notizia in ordine all’intenzione, manifestata dal Ministro in indirizzo in sede di audizione dinanzi alla I Commissione permanente (Affari costituzionali) della Camera dei deputati il 25 giugno 2008, di procedere al censimento delle popolazioni di etnia rom presenti nei campi nomadi del territorio nazionale;
– secondo quanto riportato dai suddetti quotidiani, tale censimento si estenderebbe anche ai minorenni, e sarebbe attuata mediante identificazione dattiloscopica;
– qualora tale notizia corrispondesse al vero, la realizzazione di una simile forma di schedatura "etnica" determinerebbe una grave violazione non solo del divieto di discriminazione per ragioni etniche, razziali o condizioni sociali o personali, ma anche della dignità, dell'eguaglianza e della privacy personali, sancite come diritti inviolabili dalla Costituzione italiana, dalla Carta di Nizza, nonché dallo ius cogens di matrice internazionale;
– questo particolare censimento, in quanto rivolto a cittadini comunitari quali sono nella maggior parte le persone di etnia rom, violerebbe inoltre le disposizioni previste dalla direttiva 38/2004/CE a tutela del diritto alla libertà di circolazione e soggiorno dei cittadini comunitari e dei loro familiari nel territorio dell’Unione europea, non ammettendo simili forme di schedatura;
– l’illegittimità di questa pratica è peraltro tanto più evidente in quanto si applicherebbe anche ai minori, destinatari di particolari forme di protezione – per quanto concerne la libertà personale, la privacy, la dignità, l’intangibilità fisio-psichica e la libertà dal bisogno – sancite come inviolabili dalla Costituzione, dal diritto internazionale, dal diritto comunitario e in particolare dalla suddetta direttiva 38/2004/CE,
Si chiede di sapere:
– se la notizia riportata in premessa corrisponda al vero;
– in caso di risposta affermativa, se il Ministro in indirizzo non ritenga le misure annunciate incompatibili con le norme costituzionali, internazionali e comunitarie rilevanti in materia e in particolare con le disposizioni di cui alla direttiva 38/2004/CE e con il decreto legislativo n. 30 del 2007 che ne costituisce l’attuazione;
– quali provvedimenti di competenza intenda assumere, al fine di tutelare le popolazioni di etnia rom (ed in particolare i soggetti vulnerabili quali, in primis, i minori) rispetto a comportamenti discriminatori e violenti di cui sono, sempre più spesso, vittime.