Interrogazione su aggressione a Beinasco da parte di un gruppo di Carabinieri a due magazzinieri
Al Ministro dell’Interno
Premesso che:
da una notizia apparsa sul quotidiano "La Stampa" del 4 ottobre scorso, a Borgaretto, frazione nel comune di Beinasco in provincia di Torino, Giorgio e Maurizio Frau, due fratelli di 27 e 33 anni, manutentore delle Ferrovie dello Stato il primo e magazziniere il secondo, sarebbero rimasti vittima di un'aggressione da parte di un gruppo di carabinieri appartenenti al primo battaglione Piemonte di stanza a Moncalieri;
in merito all’accaduto, i fratelli Frau, nella denuncia depositata dagli stessi presso il comando dei carabinieri di Beinasco, dichiarano di essere stati aggrediti senza un motivo plausibile da una decina di carabinieri presenti ad una cena in un locale di Borgaretto;
in particolare, secondo la ricostruzione dei fatti fornita dai fratelli Frau, gli stessi sarebbero stati barbaramente malmenati, spinti a terra, e ricoperti di calci e pugni; successivamente, sarebbero stati trasportati al pronto soccorso di Orbassano dove, ad uno di loro sarebbe stata loro riscontrata la frattura della testa dell'omero e una lussazione alla scapola desta e, ad entrambi lividi e contusioni su molte parti del corpo;
la vicenda ha indotto sia l'autorità giudiziaria competente che l'Arma dei Carabinieri ad aprire un'indagine per far piena luce sullo svolgimento dei fatti e per accertare eventuali responsabilità in ordine al trattamento dei fratelli Frau;
si chiede di sapere:
se, il Ministro in indirizzo, non ritenga urgente promuovere, nell’ambito delle proprie competenze, ogni verifica ed accertamento sull’accaduto, per giungere in tempi rapidi ad una completa e chiara ricostruzione della vicenda che ha visto coinvolti i signori Giorgio e Maurizio Frau;
qualora fossero accertate responsabilità in capo ai carabinieri coinvolti nella vicenda, se e quali iniziative il Ministro in indirizzo, nell'ambito delle proprie competenze, ritenga di dover assumere nei confronti dei responsabili del grave episodio anche in considerazione di due dei tre principi fondamentali che ancora oggi caratterizzano il Corpo dell'Arma dei Carabinieri che stabiliscono che i Carabinieri devono considerasi costantemente in servizio, in qualunque circostanza ed in qualunque ora e che devono sempre avere un contegno distinto, urbano, fermo, dignitoso e calmo, oltre che imparziale ed umano;
se, in generale, non ritenga opportuno prevedere un’urgente attività di formazione di tutte le forze deputate a garantire la sicurezza sul territorio nazionale, per far si che l’esercizio del potere avvenga sempre nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento e non interferisca quindi sulla sfera di diritti e libertà della persona costituzionalmente tutelati.
Sen. Magda NEGRI