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Interrogazione sul randagismo – II Parte

By 14/04/2009Febbraio 17th, 2024Interrogazioni e Interventi

Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01379

Atto n. 4-01379

Pubblicato il 8 aprile 2009
Seduta n. 188

NEGRI , CHIAROMONTE – Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. –
Premesso che:
il fenomeno del randagismo è in Italia notevolmente diffuso: i dati in possesso del Ministero del lavoro, salute e politiche sociali parlano di un totale di 590.000 randagi, di cui solo 150.000 circa ospitati in canili; altre fonti valutano che queste cifre siano sottostimate, che il numero di randagi in Italia si aggiri intorno al milione di esemplari e che ogni anno vengano abbandonati altri 45.000 cani;
in tutto il Meridione, ed in particolare in Sicilia, la situazione appare estremamente grave: in quest'ultima regione i dati parlano di circa 75.000 cani randagi liberi e le cronache hanno riportato di aggressioni avvenute a Modica e Scicli, in provincia di Ragusa, che hanno portato alla morte di un bambino di 10 anni e al ferimento di quattro adulti, di cui uno in gravi condizioni;
in Sicilia, tuttavia, la grande maggioranza dei Comuni non dispone di canili municipali; vengono invece favorite le strutture private, attorno alle quali vi è un giro di affari assai consistente, dal momento che ciascuna struttura può giungere ad incassare più di un milione di euro l'anno; allo stesso tempo, però, non vi sono garanzie che gli animali vengano tenuti in condizioni adeguate, anzi si registrano numerosi episodi di gravi maltrattamenti dei cani ospitati nelle strutture private, nonché di sovraffollamento e mancanza di ogni pur minima attenzione alle esigenze e alle caratteristiche etologiche e comportamentali degli animali;
considerato che la città di Collegno e l’associazione "Amici degli animali Gustavo G. Allara" Onlus, da anni impegnata in azioni volte alla tutela degli animali d’affezione, che gestisce il canile rifugio comunale "Il Cascinotto", si sono rese disponibili per una collaborazione, uno scambio di informazioni sul tema degli animali randagi e per forme di gemellaggio nei confronti dei Comuni siciliani di Modica e Scicli: iniziative tese a mettere a disposizione le competenze maturate e a promuovere l'azione delle amministrazioni comunali, in collaborazione con le associazioni di volontariato animalista, sui principali fronti di impegno strategico, ovvero le campagne di sterilizzazione, la realizzazione di canili e rifugi, la promozione di campagne di sensibilizzazione sulla prevenzione degli abbandoni, sull’importanza delle adozioni dei cani tenuti nei canili, e sull'esigenza di un corretto rapporto tra umani e animali,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo non ritenga utile, a partire da questo primo e, si spera, non isolato esempio, favorire un fattivo scambio di esperienze e di buone pratiche a livello nazionale tra operatori pubblici o privati che si occupano di prevenzione e lotta del randagismo, con riferimento in particolare alle forme di organizzazione e gestione dei canili e al miglior utilizzo dei fondi pubblici destinati a questi fini;
se non ritenga utile promuovere nuove campagne di sterilizzazione degli animali randagi e favorire la realizzazione di strutture pubbliche quali canili e rifugi anche in forma consortile tra più Comuni, da affidare a gestioni non speculative e che abbiano particolare cura del benessere degli animali.

 

 

in "leggi tutto" pubblichiamo la risposta  data il 17 giugno da parte del Governo

 

17 giugno 2009

 

risposta del Governo

 

 

MARTINI, sottosegretario di Stato per il lavoro, la salute e le politiche
sociali.
In base alla legge quadro in materia di animali di affezione e
prevenzione del randagismo, tutte le Regioni hanno attivato la rispettiva
anagrafe canina e ne hanno reso possibile la consultazione per via telematica,
mentre un’apposita ordinanza dell’agosto 2008 ne ha disposto l’interoperativita`
con quella nazionale, alla quale devono essere trasmessi i necessari
aggiornamenti. Per quanto riguarda il risanamento dei canili e la
costruzione di nuovi rifugi, la stessa legge prevede un fondo annuale
per la lotta al randagismo, utilizzato anche per la realizzazione di tali
opere. Il Ministero sta inoltre ultimando, proprio in questi giorni, un innovativo
disegno di legge per la tutela degli animali d’affezione e per la prevenzione
e il controllo del randagismo, che punta sulla formazione di allevatori,
proprietari e gestori dei canili. Il Ministero ha anche predisposto
un disegno di legge per la ratifica della Convenzione del Consiglio d’Europa
di Strasburgo, che prevede il divieto di mutilazioni e le sanzioni per
il reato di importazione clandestina dei cuccioli. Il Ministero e i NAS dei
Carabinieri hanno infine disposto una serie di ispezioni nelle Regioni che
presentano le situazioni piu` critiche. Per quel che riguarda la grave situazione
esistente nella Regione Sicilia, l’intervento degli ispettori veterinari
e` stato immediato ed e` stato predisposto un piano straordinario di contrasto
al randagismo che verra` attuato in tutta la Regione, costituendo un modello
esportabile sul territorio nazionale.

 

Interventi della senatrice Amati e Negri

AMATI (PD). Non e` soddisfatta del contenuto della pur dettagliata
informativa della rappresentante del Governo: le azioni intraprese per contrastare
il fenomeno del randagismo sono infatti positive, ma si sta agendo
con troppa lentezza. Il Partito Democratico e` disponibile ad offrire la sua
collaborazione per modificare le normative ormai vetuste sul randagismo e
sull’organizzazione dei canili. Occorre inoltre stimolare le Regioni ad
avere maggiore attenzione a tale fenomeno, specie nel periodo estivo in
Senato della Repubblica – vii – XVI LEGISLATURA
223ª Seduta (pomerid.) Assemblea – Resoconto sommario 17 giugno 2009
cui esso rischia di deflagrare, mentre ritiene utile anche la sperimentazione
di un’anagrafe felina. Considera infine doveroso il rapido recepimento
della Convenzione europea per la protezione degli animali randagi e auspica
quanto prima l’approvazione di atti legislativi concreti.
NEGRI (PD). L’emergenza costituita dall’elevato e preoccupante numero
di cani randagi difficilmente potra` essere contrastata in maniera adeguata
dal Governo, dal momento che i fondi necessari hanno subito una
drastica riduzione con la legge finanziaria per il 2009. Il Partito Democratico
intende comunque fornire il suo contributo alle iniziative elencate
dalla rappresentante del Governo ed auspica a tal proposito una rapida approvazione
del disegno di legge di recepimento della normativa comunitaria.
Va offerta pero` maggiore attenzione all’azione di prevenzione, di informazione
e di controllo che deve essere svolta dalle Regioni e dai veterinari,
anche incoraggiando concretamente la diffusione dei microchip

 

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