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Interrogazione sul reclutamento dei volontari in ferma prefissata delle Forze armate

By 04/03/2009Febbraio 17th, 2024Interrogazioni e Interventi

Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-00577, Atto n. 3-00577 (in Commissione)

Pubblicato il 26 febbraio 2009, Seduta n. 161. NEGRI , PEGORER , SCANU – Al Ministro della difesa.

Premesso che:
la legge 23 agosto 2004, n. 226, ha previsto la sospensione anticipata del servizio obbligatorio di leva;
in particolare, l'articolo 16, comma 1, ha stabilito che, a decorrere dal 1° gennaio 2006 fino al 31 dicembre 2020, per il reclutamento del personale delle carriere iniziali delle Forze di Polizia ad ordinamento civile e militare e del Corpo militare della Croce rossa, i posti messi annualmente a concorso, determinati sulla base di una programmazione quinquennale predisposta annualmente da ciascuna delle amministrazioni interessate e trasmessa entro il 30 settembre al Ministero della difesa, sono riservati ai volontari in ferma prefissata annuale o in rafferma annuale in servizio o in congedo, in possesso dei requisiti previsti dai rispettivi ordinamenti per l'accesso alle predette carriere;

Considerato che:
risulta agli interroganti che i termini della presentazione delle domande di partecipazione al bando di arruolamento riservato ai volontari in ferma prefissata delle Forze armate che consente la partecipazione ai concorsi per il reclutamento di personale dei gradi iniziali delle Forze di Polizia ad ordinamento militare, sono stati prorogati a causa del ridotto numero di domande di partecipazione pervenute rispetto ai posti banditi,

Si chiede di sapere:
quali siano i motivi per cui è stata prevista la proroga dei termini precedentemente fissati per l'arruolamento per l'anno 2009 dei volontari in ferma prefissata delle Forze armate;
in particolare, se corrisponda al vero che le domande di partecipazione pervenute entro il termine inizialmente fissato siano state fortemente al di sotto di ogni aspettativa;
infine, se il Governo, alla luce dell'esperienza maturata a seguito dell'entrata in vigore della legge 23 agosto 2004, n. 226, non ritenga opportuno rivedere le modalità di reclutamento per l'accesso alle carriere iniziali di Forze di Polizia ad ordinamento civile e militare e del Corpo militare della Croce rossa al fine di ampliare la platea dei soggetti ammessi al reclutamento.

 

LA RISPOSTA DEL GOVERNO IN LEGGI TUTTO

Legislatura 16º – 4ª Commissione permanente – Resoconto sommario n. 83 del 07/07/2009
 
DIFESA    (4ª) 

 

MARTEDÌ 7 LUGLIO 2009

83ª Seduta 

 

Presidenza del Presidente

CANTONI 

 

            Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Crosetto.   

 

 

            La seduta inizia alle ore 15,30.

 

 

PROCEDURE INFORMATIVE 

 

Interrogazione  

 

            Il sottosegretario CROSETTO risponde all'interrogazione n. 3-00577, a firma della senatrice Negri ed altri e vertente sui concorsi per l’accesso alle Forze di polizia, sottolineando innanzitutto che i dati relativi al numero delle domande di partecipazione ai concorsi indetti per l’accesso alle carriere iniziali delle Forze di polizia, riservati ai volontari in ferma prefissata di un anno, non hanno messo in evidenza particolari profili di criticità. L’entità di tali domande non sembra destare preoccupazioni, atteso che non risulta che alcuna delle Forze di polizia interessate abbia lamentato l’insufficienza del bacino dei candidati per i rispettivi concorsi, che, per l’anno 2008 hanno fatto registrare 15.000 domande su 700 posti per l'Arma dei Carabinieri, 12.000 domande per 907 posti riguardo alla Polizia di Stato, 7.000 domande su 219 posti per la Polizia penitenziaria e 2.800 domande per 197 posti relativamente al Corpo della Guardia di finanza (circa 700 domande iniziali oltre ad ulteriori 2.100 presentate dopo la riapertura dei termini).

            In merito alla riapertura dei termini di tale ultimo concorso, osserva quindi che ne è stata ravvisata la necessità in quanto, essendo prevista per norma la possibilità per i volontari di partecipare annualmente ad un solo bando di concorso tra quelli emanati da tutte le Forze di polizia ed avendo la Guardia di finanza emanato il bando per ultima, la stessa avrebbe beneficiato di un bacino di candidati eroso dalle precedenti procedure.

            Il rappresentante del Governo pone quindi l'accento su alcuni aspetti che attengono alla partecipazione ai concorsi, rilevando, in primo luogo, che il numero delle domande presentate consente mediamente un rapporto di selezione di 18 candidati per ogni singolo posto. Un ulteriore aspetto attiene poi alla qualità del bacino dei concorrenti, il quale risulta molto qualificato, trattandosi di aspiranti che hanno già conseguito l’idoneità sotto il profilo psico-fisico in sede di arruolamento nelle Forze armate. Inoltre, non va trascurato l’elevato livello di addestramento del personale, ricevuto nell’ambito della formazione militare.

            Conclude osservando che, allo stato attuale, non sembrano sussistere elementi o ragioni particolari per rivedere le modalità attualmente vigenti in materia di reclutamento ai fini dell’accesso alle carriere iniziali delle Forze di polizia, anche considerando il fatto che tale normativa rappresenta un importante ed imprescindibile sbocco occupazionale per i molti giovani che hanno prestato servizio nelle Forze armate, anche per anni, senza aver poi ricevuto un incarico permanente.

 

      Replica la senatrice NEGRI (PD), ponendo l'accento sulla necessità di rivedere l'attuale normativa di reclutamento delle Forze di polizia anche alla luce degli accordi di Schengen, che prevedono la possibilità per il personale delle Forze di polizia di non dover provenire esclusivamente dal mondo militare. Tale ampliamento del bacino di reclutamento sarebbe -a suo avviso- assai opportuno, e collocherebbe il Paese nella strada già intrapresa in tal senso da altri stati europei, quale, ad esempio, la Francia. La problematica sottesa alla sua interrogazione, pertanto, non attiene solo all'ampiezza materiale del bacino di reclutamento, bensì anche a specifici aspetti di programmazione.

            Conclude dichiarandosi comunque soddisfatta delle delucidazioni ricevute.

 

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