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Interrogazione sulla sede RAI di Torino

Pubblicato il 4 ottobre 2006
Seduta n. 46

NEGRI – Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro delle comunicazioni. –
Premesso che:
da diversi anni si registra un costante peggioramento della situazione operativa e gestionale della RAI di Torino che desta forti preoccupazioni fra i dipendenti dell’azienda. Tale stato di abbandono è testimoniato dalla mancata nomina del nuovo responsabile dell’informazione di RAI TV Piemonte dopo il pensionamento del precedente caporedattore;

i lavoratori RAI della sede amministrativa e finanziaria di via Cernaia e del centro ricerche di corso Giambone, che ormai da troppo tempo subiscono questo stato di incertezza, il 2 ottobre 2006 hanno protestato davanti al Palazzo del Consiglio comunale, lamentando la mancata attuazione delle promesse ricevute dai vertici nazionali relative al piano di rilancio delle attività della sede RAI di Torino;
il Presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, provocatoriamente ha chiesto la restituzione del canone pagato dai piemontesi per la terza rete;
fra pochi giorni scadrà l’incarico del Direttore artistico della prestigiosa Orchestra nazionale RAI,
si chiede di sapere:
quali misure intenda adottare il Governo affinché Torino e il Piemonte non subiscano un ulteriore impoverimento del servizio pubblico radiotelevisivo;
se risulti che il nuovo piano di interventi sia supportato da un preciso impegno finanziario e progettuale per il rilancio della sede RAI torinese;
se la Presidenza del Consiglio dei ministri – in considerazione del prossimo rinnovo delle convenzioni con la RAI – e il Ministero delle comunicazioni – per quanto riguarda il rinnovo del contratto di servizio – intendano adottare apposite misure per consentire il potenziamento delle sedi regionali della RAI, finalizzate al buon funzionamento del servizio pubblico radiotelevisivo su tutto il territorio nazionale.

 

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