Senato – 29 ottobre 2008 – Sono intervenuta in aula in merito a un terribile fatto, la lapidazione di una donna in Somalia

Magda NEGRI . Signora Presidente, intervengo per richiamare l'attenzione di quest'Aula su un evento grave. Apprendiamo oggi dai giornali che lunedì a Chisimaio, una città della costa meridionale della Somalia che da agosto è stata riconquistata dalle milizie islamiche, una giovane donna di 23 anni, Asha Ibrahim Dhuhulow, è stata atrocemente lapidata con l'accusa di adulterio.

Ci sono i particolari: legata, sepolta, lapidata, dissepolta tre volte per verificare se fosse ancora viva, alla fine uccisa. Un parente ha cercato di salvarla ed un bambino nei tumulti è rimasto ucciso. Si è trattato della prima lapidazione dopo tanti anni in Somalia, considerando che per questi crimini cosiddetti di natura sessuale, per l'adulterio (che riguarda per altro solo le donne), in Yemen, in Arabia, in Iraq, in Pakistan da circa un anno c'è una sorta di moratoria. Ora stanno arrivando le prese di posizione della Presidenza francese dell'Unione europea, di vari Stati, di intellettuali e di Parlamenti.

Questo mio intervento è volto a sollecitare una presa di posizione da parte del Governo italiano, perché i nomi, i cognomi, le funzioni dei carnefici si trovano oggi sui giornali. Vorrei anche chiedere, visto che a luglio abbiamo votato l'istituzione della Commissione speciale per i diritti umani, che essa sia sollecitamente costituita perché anche attraverso di essa il Parlamento possa operare.