Sono intervenuta volentieri martedì 17 febbraio in Senato per difendere la legge  di riforma elettorale alle europee, considerando centrale il ruolo del Parlamento europeo  in funzione  di codecisione con il Consiglio europeo su questioni essenziali, per contrastare il pregiudizio pigro del mondo politico italiano sulla irrilevanza  e sulla sovrapposizione del Parlamento europeo. In dissenso dalla maggior parte del Gruppo del Pd ho fimrato un emendamento per il rimborso delle spese elettorali ai partiti che non raggiungono ilo 4% e l’ho anche difeso in Aula.

Perché  o si cambia la legge sui rimborsi per tutti i partititi, piccoli e grandi (sicambia nel senso del rimborso a pié di lista con la dimostrazione delle spese sostenute effettivamente ), oppure sarebbe intollerabile  una strozzatura democratica che prevede contestualmente la soglia del 4% e nessun rimborso alle forze minori. Le idee non si affamano.