Visto il film “Io Capitano”.
Non sono un’esperta, ma lo definirei molto di più di un film neorealista.
E’ un turbine che porta lo spettatore dentro il Senegal, nel deserto, nella paura e speranza dei due ragazzini che si giocano la vita.
Mirabili gli squarci poetici della signora in abito verde che muore nel deserto e vola, accompagnando per un po’ il ragazzo e l’angelo stregone con le ali di paglia che porta le notizie alla mamma.
Ma come fa il ragazzo che ho visto vestito da rapper in TV a recitare in quel modo meraviglioso?
Come può un sedicenne esprimere una tale naturale forza dei sentimenti?
O lui è un genio o lo è il regista Garrone.
Forse tutti e due.