Io non ho sognato mai, per quasi tutta la mia vita.
Invecchiando, durante la lunga malattia e poi la morte di mia mamma, le cose sono cambiate.
Anche la mia notte è molto breve, e sono contenta di svegliarmi all’alba.
La scorsa notte ho sognato che nella mia nuova e piccola casa arrivavano mio papà, la mamma, la nonna, che poi era mia mamma invecchiata, e Fedra.
Eravamo molto felici e ci davamo da fare per trovare i letti che non bastavano.
Un sogno pieno di vita, di serenità.
Non so cosa direbbe uno psicanalista.
Mi piace viverlo come un atto di gratitudine per le persone più care della mia vita.
Una figlia splendida e genitori, semplici operai, che avevano dato alla loro figlia, tanto brava a scuola ma un po’ ribelle, infinita fiducia, autonomia, aiuti materiali.
Fino ad accettare, con apparente serenità, che io li lasciassi e me ne andassi in un altra città, appena dopo la laurea, non per un fidanzato, ma per il PCI.
Ogni 15 giorni, vestiti a festa, venivano a trovarmi alla Scuola di Faggeto Lario..
Ma chissà cosa direbbe uno psicanalista di tutti questi sogni, chissà..