Davvero bizzarra la proposta di Romano Prodi. Tutta per sottrazione. I segretari regionali, già ora eletti direttamente da tutti i cittadini, resterebbero investiti dal voto popolare, solo il segretario nazionale sparirebbe, di fatto legittimato solo dal benevolo assenso del super sinedrio degli esponenti locali.
Essendo il segretario nazionale del Pd il candidato alla Presidenza del Consiglio, secondo il cuore della proposta democratica, che succederebbe di questo segretario fantasma? Come si selezionerebbe il candidato alla Presidenza del Consiglio? Forse che questi venti segretari regionali diventerebbero – anche'essi – la task force per la ricerca del Papa straniero?.
Più modestamente forse per autonomizzare i territori bisognerebbe rispettare (cosa che non si è fatto né nel 2007 né nel 2009) la previsione statutaria che i segretari regionali non si eleggono in contemporanea con il segretario nazionale, evitando di farne dei cloni delle correnti nazionali.