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La consequency del mondo salariato della sinistra e del Pd

Ho letto nei giorni scorsi dell’attività intensa di Cesare Damiano  e delle possibile sinergie con Cofferati. Da più di 20 anni le leadership nella sinistra sono state emanate dai quadri sindacali, una sorta di cinghia di trasmissione alla rovescia. Dopo Minucci e Ferrero, il Pci del 1989 non sopportò che a conquistarla fosse il più bravo di tutti, ma troppo liberal e aperto al superamento del Pci Morando.  Con l’intermediazione di Garavini fu scelto invece  Bosio, dirigente sindacale.
C’è stato poi il lungo governo di Marcenaro, con caratteristiche più da intellettuale, ma giustificato come dirigente sindacale.  Forse ora quadri di origine sindacale, che pur han fatto importanti esperienze politiche, come Damiano e Cofferati, dirigeranno il Pd del Nord. Con assoluta coerente continuità. Ma dove è il nuovo? Noi però così rappresentiamo così sempre la stessa consequency, quella del mondo del lavoro salariato e tendenzialmente di fabbrica.

P.S Non ho inserito nella lista Chiamparino, perché la sua esperienza sindacale è stata arricchente di un profilo più squisitamente politico.

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MAGDA NEGRI

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IL MIO PARTITO