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La crisi organizzativa del PD: due analisi a confronto

By 06/08/2016Politica

I due articoli che segnalo di Gianni Cuperlo e Antonio Funiciello, sembrano molto diversi, ma in fondo non è così. Affrontano la crisi organizzativa del PD che alla lunga può diventare crisi politica. L’analisi è identica, cioè di un partito che rischia di diventare una somma di comitati elettorali. Diverse sono invece le soluzioni al problema.

Per Cuperlo potrà essere un partito degli iscritti al progetto, per il mio amico Antonio si tratta di organizzare un campo politico come previsto dallo statuto del 2007 che metta insieme la forza degli elettori delle primarie, la nuova risorsa di coloro che hanno finanziato il PD sottoscrivendo il 2×1000 dei loro redditi, forme plurime, leggere di militanza come sarebbe avvenuto nella campagna elettorale amministrativa di Milano. La natura della leadership dovrebbe unificare tutti questi punti di forza e Antonio guarda- con me- con ammirazione alla forza dei partiti e insieme delle Istituzioni Amministrative. Su questo punto però dovremmo approfondire meglio: il Lazio non è il Kentucky e credo sia finita per sempre l’epoca dell’esterofilia dei modelli importati. Però c’è un ulteriore e più serio problema. Perché le proposte così ben disegnate di Antonio che sono già tutte, da 9 anni, nello statuto del PD non sono state in alcun modo sperimentate e nessuno ci ha lavorato? Perché, avendo la maggioranza, non abbiamo messo a disposizione dei partiti italiani, qualora lo volessero, una legge vera e ufficiale sulle primarie eligibile in caso di brogli e incompetenze? Qualora disponessimo in modo scientifico di una vera e propria banca dati, chi la userebbe in uno stato di tale divisione del Partito?Ecco quindi che il problema del “soggetto politico” evocato da Cuperlo incombe sul “campo politico” alimentatore di tante potenzialità che Antonio vorrebbe strutturare.

Se manca una comune fiducia, una comune strategia, il senso di una comune missione, nessuno muove il primo passo. In otto anni non l’ha fatto nessuno e anche Renzi su questo terreno non ha iniziativa, non ha passione, forse non ha nemmeno idee.

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MAGDA NEGRI

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IL MIO PARTITO