Mai vista una simil guerra così, fatta di disvelamenti pilotati di piani militari segreti, dispiegamento minaccioso di una forza militare impressionante, annunci di escalation e de escalation a sussulti.
Sono contenta che sulla questione Russia/Ucraina abbia finalmente preso la parola anche Draghi, alla fine del Consiglio europeo.
L’abbiamo visto molto preoccupato, una preoccupazione per i diversi sviluppi, tutti possibili.
La diplomazia si concentra ormai sull’ applicazione degli accordi di Minsk del 2014 e la non estensione della Nato all’Ucraina.
Su questo punto Scholtz è stato esplicito, Draghi meno.
La guerra virtuale sarà accompagnata da sanzioni concrete.
Per ora ci arrabbiamo per le bollette, ma gli scenari potrebbero peggiorare.
E pensare che da qualche giorno ero convinta che il ritiro dei carri armati era cominciato e che la diplomazia e gli interessi economici concreti avevano avuto la meglio….