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La mia insostenibile ingenuità

By 20/09/2019Attualità
Ho un fondo non superabile di ingenuità.
Lo confesso.
Non pensavo che Renzi se ne sarebbe davvero andato.. con questi tempi e in questi modi.
Adesso non fingo rimpianti, auguri..non prometto amicizie politiche che non ci saranno, non disegno futuri irenici di confronti e sorrisi.
Vedo molto corposa la dimensione dell’ inganno verso il Pd e il suo corpo di militanti e dirigenti.
Si preparava la scissione.
Si era già depositato il logo e il dominio da un mese e intanto ci si aggirava nei festival del Pd ad esibirsi in sorrisi, radioso e abbracci con i militanti alla griglia.
Non so trovare un altro termine … Inganno.
Del Rio, che viene da un mondo molto vicino a questo gruppo di dirigenti, appare in TV affranto e non si dà pace.
Dice che dovevano fare un confronto leale nei territori, parlarne con Zingaretti, far pesare in positivo il ruolo svolto nel far nascere il governo ed evitare le elezioni.
Del Rio soffre per i legami che si allentano, per lo schiaffo che non si è visto arrivare.
Renzi ride…ride… sparge ottimismo per la nuova impresa e si porta via il bottino di 25 deputati e credo una decina si senatori eletti nelle liste del Pd.
Deformazioni della Repubblica Parlamentare, dove il voto dei cittadini é merce contrattabile dalle oligarchie partitiche.
Ho pensato e scritto queste cose quando se ne sono andati Speranza Bersani e altri.
Le penso aggravate oggi.
Se vogliamo evitare di retrocedere nella Prima Repubblica, dove il voto dei cittadini è almeno garantito dalla tenuta di partiti strutturati…. Restituire lo scettro al Principe come scrivevano Barbera e Pasquino a metà degli anni 90 ….resta la principale delle riforme per la difesa della democrazia.
 
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MAGDA NEGRI

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IL MIO PARTITO