Ero all’Assemblea del 2016 quando Epifani, purtroppo scomparso, motivò con commozione e durezza insieme, le ragioni della scissione di Bersani, Speranza, D’Alema e tanti altri dal PD.
Ricordo l’accorato appello di Veltroni a restare, mentre altri stupidi dirigenti e militanti in cuor loro si rallegravano..
Art 1 aveva obiettivi esigenti contro il PD..
Rifare, mutati mutandis, un partito di sinistra classista e spezzare il PD in 2 tronconi.
Gli stessi propositi, qualche anno dopo, di Renzi e altri riformisti sedicenti “puri”, specularmente salutati con compiacimento fraterno da altri militanti del Pd, con l’auspicio del “marciamo divisi.. per colpire uniti”.. meglio così, rispetto alla fatica dello stare insieme.
La Storia, la politica, il mercato politico italiano ha clamorosamente smentite le rispettive ambizioni..
Art 1 non ha mai superato il 2% e le varie combinazioni delle formazioni a sinistra del Pd poco di più.
Consiglio di fare un bel ripasso su Wikipedia.
Un po’ più largo lo spazio politico fra Iv e Azione.. ma il progetto è già deflargato.
Intanto il centro destra non si allarga, ma si compatta e resiste alle contraddizioni interne.
Per questo mi sono sembrate gentili ma politicamente sbagliate ieri le parole della Segretaria Elly Schlein sulla “generosità” di Art 1 che confluisce nel Pd.
Noi avevamo ragione e loro torto.
La strategia del Pd, pur con tanti errori, resiste… quella di altri è fallita.
E’ doveroso ripartire dai fondamentali della politica, dalla corrispondenza tra obiettivi proclamati e consenso elettorale ottenuto.
Prodi ha scritto in questi giorni che il governo bisogna meritarselo.
Se mai lo riotteremo, lo dovremo a quei militanti e dirigenti, loro sì generosi, che hanno resistito, difeso il loro partito, mantenuto la praticabilità del partito per l’alternativa di governo, non si sono spaventati o indignati per un congresso perso, non sono andati in cerca di avventure o partiti personali.
Loro si, la colonna e l’intelligenza del Pd.
Tanto per non smarrire il senso delle proporzioni.