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La palude di un populismo violento

By 23/05/2019Attualità
Sono fatti tra di loro non commensurabili.
Ma la cerimonia disertata dal sindaco di Palermo, per il ventisettesimo anniversario della strage di Capaci, non ha potuto essere unitaria.
Il comizio di Casa Pound a Genova, e le conseguenti reazioni di settori militanti dell’antifascismo…
Gli striscioni fatti togliere e la professoressa sospesa…
La condanna a morte di Radio Radicale da parte dei grillini…
Compongono un clima di profonda sofferenza sociale, dove le forze politiche di governo non riescono ad esser guida e mediazione, ma fomentatrici di discordia e di quotidiana provocazione.
Questa sera Di Maio è arrivato al punto di intimare a Salvini di non dire stronzate.
Linguaggio da bar.
Da compagni di merende.
Da saltimbanchi della politica e approfittatori della cosa pubblica.
No so se il governo continuerà e non è neppure la questione più rilevante.
Quello che ferisce la vita degli italiani è il paradosso di un governo innaturale.
L’esibizione volgare del potere per il potere.
Il blocco dell’iniziativa politica, a fronte dell’aggravarsi della situazione economica, di cui tutti sanno, che tutti temono, ma di fronte alla quale fuggono come conigli cercando sentieri laterali e armi di “distrazione di massa”.
Il mio amico Claudio Petruccioli è solito dire che l’Italia è un paese dalla democrazia molto difficile.
Ci sembrava di avere imboccato un autostrada di sicura democrazia dell’agire politico, fondato sull’alternanza di soggetti politici portatori di programmi diversi, ma siamo invece finiti nella palude di un populismo stagnante, che è però sgorgato forte dalle vene profonde del paese.
E’ responsabilità della sinistra democratica non averlo capito in tempo.
 
n averlo capito in tempo.
 
 
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MAGDA NEGRI

www.magdanegri.it

IL MIO PARTITO