In qualità di membro della Commissione Difesa ho avuto l’occasione, martedì scorso, di trascorrere una bella mattinata sulla portaerei Cavour (www.marina.difesa.it/programmi/portaerei.asp). Per andarla a vedere prendiamo un superelicottero militare che ci fa appontare su questa vera città galleggiante, dotata di un ospedale, capace di ospitare 1208 uomini, con modernissimi apparati tecnologici. Trascorriamo tutta la mattina con gli ufficiali di Marina.
Esageratamente si dispongono per noi a rendere gli onori miliatri fra fregate e alcuni aerei da combattimento. Sembra un gioco, ma è proprio così. La mattina si conclude in modo poetico, perché ci raggiunge la nave scuola Vespucci che ha 70 anni e va solo a vela. Leggo su Liberazione che la straordinaria nave ammiraglia che ha sostituito la Garibaldi è contestata dal movimento pacifista perché costata 4 miliardi di euro. Ma il budget della Marina italiana non eccede la media delle altre Marine europee..
Bisogna scegliere: ridurre il numero dei membri dell’esercito professionista o ridurre il numero degli investimenti tecnologici e dei sistemi d’arma. Anche questi ultimi ormai dipendono da obiettivi Nato e da accordi europei di difesa. Ci vorrebbe una precisione di obiettivi riformistici anche in questo settore.