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La riforma del Senato

By 11/07/2014Febbraio 17th, 2024Attualità

La riforma del Senato si profila accettabile. Avrei preferito la nostra proposta del 2006, che prevedeva l’elezione di due membri del Senato in contemporanea con le elezioni dei consiglieri regionali, ma si è voluto enfatizzare oltre ogni misura la non elettività e quindi va bene così.

Molto meglio questa soluzione finale del pasticcio iniziale dell’assemblea dei sindaci. Il percorso è ancora lungo, si incrocierà con le riforme dell’Italicum, ma la rotta sembra essere quella giusta.

È stata interessante e insidiosa, in questi giorni, la proposta dei 5 Stelle di convenire sull’Italicum a patto che il ballottaggio fosse non di coalizione ma di lista.

Solo due osservatori raffinati come Antonio Polito sul Corriere e Piero Ignazi su Repubblica, pur sostenendo tesi contrastanti, ne hanno colto la sfida sistemica. Se votassimo domani con la proposta del doppio turno di lista il bipolarismo sarebbe fra PD e 5 Stelle e quindi resterebbe non rappresentato tutto il moderatismo e il conservatorismo italiano. Questa ipotesi sembra stimolante di sviluppi impensati a Ilvo Diamanti – ma porterebbe lontanissimo dal bipolarismo europeo la vicenda politica italiana.

Mi ha stupito che una riflessione così nuova e interessante non abbia suscitato un confronto adeguato… Si vede che incomincia l’estat e anche gli eroi sono stanchi.

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MAGDA NEGRI

www.magdanegri.it

IL MIO PARTITO