Forse è impossibile evitare un suicidio.. anche in un carcere, dove un individuo privato della libertà affida tuttavia la sua vita e la sua sicurezza alla custodia dello Stato.
Ma mi chiedo come possa essere stata lasciata morire di fame e di sete in 15 giorni alle Vallette la detenuta nigeriana di 42 anni che non sopportava l’assenza del bimbo piccolo.
Penso al lunghissimo digiuno ipergovernato e ipermediatizzato dell’anarchico Cospito, che per fortuna è stato salvato.
Ma questa era solo una povera donna immigrata.. non aveva nulla da trattare e scambiare.
Spero che le mie sensazioni siano ingiuste e immotivate.
Forse il suo fisico ha ceduto improvvisamente.
Comunque aspettiamo spiegazioni.. anche in nome del suo orfano di 4 anni.