Signor Presidente, intervengo in merito alla nostra organizzazione dei lavori e su come stanno andando le cose: senza vincolo di mandato, come senatore semplice, perche´ decidono i Capigruppo. Cio`non di meno, osservo che da un po’ di tempo, i lavori del Senato registrano o dilatazioni di importantissimi dibattiti, o contrazioni, o grandi pause vuote.
Leggiamo sul calendario corrente dei lavori dell’Assemblea che giovedı` mattina, se necessario, vi sara` seduta d’Aula, altrimenti no. Noi lavoriamo molto intensamente sui decreti del Governo e, forse, potremmo programmare i nostri lavori in modo tale che quel grande lavoro ispettivo (perche´ ognuno di noi e` depositario di tantissime interrogazioni, anche in Aula) trovi modo di esplicitarsi. Se continua questo susseguirsi di pause vuote e di non intensissimi lavori d’Aula, noi potremmo
programmare con il Governo – anche se so che non e` facilissimo – una risposta sollecita, attenta e rispettosa alle montagne di interrogazioni che tutti i senatori hanno, di volta in volta, depositato.
Insomma, so che vi sono i Regolamenti da rivedere e cosı` via, ma dovremmo organizzare un «va e vieni» di informazioni e di lavori, in modo da ridurre le pause vuote e da utilizzarle, ad esempio, per rispondere alle interrogazioni dei senatori.