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Lavoriamo a Torino per un Pd che guardi al liberalismo di sinistra- 29 gennaio 2008

Scendo dall’aereo e incontro A.M. Petroni, Consigliere di amministrazione e della Rai, che ieri ha presieduto il bel dibattito al Centro studi Einaudi a Torino sul liberalismo. Mi congratulo con lui e ritorno per un attimo sugli interventi dei relatori, Gastaldo e Ricolfi. Ho trovato molte assonanze con le riflessioni promosse già 3-4 anni fa dai seminari di LIBERTAEGUALE sugli effetti contraddittori della globalizzazione.

Cina, India Hong Kong, Corea, come coniugano la potenza del mercato capitalistico con l’immaturità dell’istituzione democratica?. Gastaldo, liberale di sinistra, aveva parlato chiaro ieri: alcune di queste società investite dalla globalizzazione hanno tratti non solo illiberali, ma nazionalistici di tipo fascista. Le libertà prima o poi prenderanno voce .Il Pd non può davvero svilupparsi senza robuste implementazioni di liberalismo di sinistra  e dovrebbe, a Torino, nutrirsi di più di questo confronto.

Su questo punto ho una affettuosa, ma puntuale polemica con Marcenaro. E’ continuata anche questa mattina mentre l’assessore Oliva ci dava un passaggio  dall’aeroporto di Roma.Gentile, ma anche molto preoccupato delle conseguenze della caduta del Governo, per le convenzioni riguardanti la Reggia di Venaria.     

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MAGDA NEGRI

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