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Le donne e il Pd- di Magda Negri- 16 novembre 2007

Pd, le donne resistano alla tentazione dell'organizzazione autonoma

Un'immensa platea di donne: se "ci" mettiamo tutte insieme, noi delegate dell'Assemblea nazionale del Pd  e la somma delle delegate regionali, credo sfioriamo le 4000. Siamo tante e, allo stesso modo, siamo molto diverse, non solo per anagrafe e formazione culturale e politica, ma, ancora più che per gli uomini, nel rapporto con la politica organizzata e finanche la politica    femminile in senso proprio. Dirigenti, militanti, o ragazze impegnate nella prima esperienza politica, chi rappresenta una tradizione o una  pratica,  chi soltanto se stessa e le proprie speranze. Cosa succede se il mito del 50/50 (o della democrazia paritaria) diventa – anche se ancora un po’ in vitro – realtà?
L'impressione è che nel Pd si siano raccolte forze vive, persone, donne che intendono esercitare nel nuovo partito libertà e autorevolezza politica e chiedano spazio politico per poterlo fare.
La capacità di stare nel dibattito, di assumersi responsabilità, di "esserci" senza tutele  e ostacoli, metterà alla prova, con inevitabile selezione, tutte e ciascuna le donne costituenti del Pd. Specularmente le prossime elezioni dei vertici provinciali e comunali "testeranno" l'effettiva maturità della sua classe dirigente nel riconoscere le donne nelle funzioni di piena direzione politica.
Quello che rileva  – in questa fase nascente – è resistere alla facile tentazione di reiterare moduli organizzativi (movimenti femminili, coordinamenti con rappresentanza e delega di tipo para-congressuale) pensati per altri partiti e una diversa fase politica.
Il sistema di opportunità (essere rappresentate, rappresentare, dirigere) che il Pd offre alle donne va esercitato con l'impegno, la formazione individuale e di gruppo, l'investimento convinto sui giovani talenti femminili. L'ineludibile specificità dei generi, in gergo la "differenza", deve trovar spazio nel più libero e vario associazionismo, gruppi di lavoro in peculiari diritti di proposta e di definizione dell'agenda politica che potrebbero essere riconosciuti in via esclusiva alle delegate.
Pensare il nuovo, anche sulle forme organizzative del Pd, prima di riproporre il già sperimentato, è diventato un imperativo di metodo per fare del Pd la casa accogliente di tante nuove militanti e cittadine.

Magda Negri

 

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MAGDA NEGRI

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