Il 6 settembre 2011 nella relazione di minoranza del PD alla manovra estiva noi scrivemmo che il debito pubblico italiano poteva rivelare la sua insolvenza.
A molti sembrò un’esagerazione polemica. Alcuni ci criticarono, come Giuliano Ferrara su Il Foglio.
I fatti di questi giorni (il referendum greco, il fallimento del fondo americano MF Global che non è riuscito a vendere titoli italiani, l’appressarsi incerto dell’asta dei buoni del tesoro del 14 novembre, lo spread crescente tra i nostri titoli e quelli tedeschi) confermano che le peggiori previsioni si stanno avverando.
Ciò che è avvenuto in Europa ha dato vincoli stringenti all’Italia per adeguarsi in un momento difficilissimo che richiederebbe un governo di unità nazionale – quasi un gabinetto di guerra. L’opinione pubblica capirà?
Certo è che il ruolo di una sinistra di governo è oggi messo duramente alla prova.