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Lega, una guerra di potere appena cominciata

I 4000 della prima linea presenti ieri a Bergamo, con i loro applausi promossi dai capi fazione, hanno reso con plastica evidenza l'immagine di un partito che è sempre stato stalinista, con la proiezione esterna di un populismo violento, identitario, cieco.

La Lega rappresenta interessi veri, veri problemi irrisolti e anche tanta anima della società del nord.
Ma l'uso politico ventennale che ne è stato fatto è sotto gli occhi di tutti: nessun effettivo risultato dall'alleanza subalterna con Berlusconi e il progressivo feroce accaparramento di posti statali e parastatali – come e peggio degli altri partiti "storici".

C'è poco da commuoversi di fronte ad una brutta guerra di potere appena cominciata.

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MAGDA NEGRI

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