La Direzione dei Ds ha deciso le regole e i tempi del Congresso che dovrà sancire l'inizio del percorso verso il partito Democratico. Si voterà a scrutinio segreto, congiuntamente, per le mozioni e il segretario. Sono stata fra i dieci compagni che hanno votato contro questa soluzione e mi sono astenuta sul regolamento. Decisamente negativo, come sottolineato dallo sconcerto dei segretari regionali, il fatto che si vada a votare con queste modalità – un partito non deve avere le logiche omertose! – ma questo esito è il minore dei mali possibile, data la situazione.
Sappiamo che poteva andare peggio, che si poteva arrivare a due voti segreti disgiunti, con una drammatizzazione del Congresso. Passi così la segretezza sul nome. Sul documento politico, però, si doveva davvero evitare