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Lettera al caporedattore di Repubblica di Torino

Gentile Caporedattore Dottor Pier Paolo Luciano,

Si dovrebbe davvero spersonalizzare la livorosa contesa – tale quella che Voi descrivete- in atto nel Pd torinese per le candidature per le Elezioni provinciali . Molte delle nostre fatiche e impotenze nascono dal regolamento, troppo chiuso e rigido , che ci siamo dati per il diritto di proposta delle candidature, affidato esclusivamente ai Direttivi dei Circoli del Pd, rispetto cui le eventuali Primarie si sarebbero caricate di un significato contestativo e oppositivo di rivalsa o di confronto interno fra le componenti.

Abbiamo sbagliato il regolamento – come ho tentato più volte   di sottolineare. Domenica a Milano si svolgeranno le Primarie per gruppi di Collegi, per individuare i candidati del Pd. Come a Torino, anche lì i candidati sono proposti dai Coordinamenti dei Circoli, ma diversamente da quanto accade sotto la Mole, gli iscritti esercitano, raccogliendo 50 firme per ogni gruppo di Circolo, il loro diritto di avanzare i propri candidati, al di là dell’indicazione   dei Direttivi.

A Milano avranno diritto di votare le migliaia di iscritti e cittadini che avevano votato per i Direttivi dei Circoli del Pd. Se anche a Torino avessimo dato più fiducia ai nostri iscritti ed elettori, fin dalla fase della proposta, non ci troveremmo ora in queste angustie.

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MAGDA NEGRI

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