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Liberalizzazioni: le famiglie risparmieranno 900 euro l’anno

By 01/03/2012Maggio 27th, 2024Politica

Ripubblico qui di seguito un mio articolo uscito ieri su Torino Cronaca, disponibile anche in DPF.

 

Il Senato ha iniziato a votare il decreto sulle liberalizzazioni, uno dei più importanti provvedimenti del governo Monti, chiamato non a caso ‘Cresci Italia’. Dall’apertura dei mercati dei servizi, delle professioni, del commercio, delle tariffe è atteso un incremento di Pil di diversi punti percentuali e secondo le associazioni dei consumatori la famiglia italiana media dovrebbe risparmiare circa 900 euro all’anno. “Non è stata una passeggiata: il provvedimento ha dovuto subire gli assalti delle solite corporazioni che avrebbero voluto tenere le cose come erano” commenta la Senatrice del Partito Democratico Magda Negri. “Noi senatori del PD abbiamo ottenuto risultati significativi: siamo riusciti a tutelare meglio le azioni legali collettive dei consumatori, allargando la class action a una gamma più vasta di materie. Se si accende un mutuo non si sarà più costretti ad aprire un conto corrente presso la stessa banca. Positivo inoltre che per i pensionati fino a 1500 euro i conti correnti siano gratuiti. Grazie a un nostro emendamento sono stati posti a carico delle assicurazioni tutti i costi della scatola nera delle auto e si prevede la portabilità senza costi per l’assicurato del dispositivo in caso di cambio della compagnia ”.

L’authority per i trasporti diventerà operante al più presto, il servizio di trasporto ferroviario regionale verrà messo a gara e la separazione tra Snam Rete Gas ed Eni consentirà di abbattere i costi del gas che tanto incidono sui bilanci delle industrie e delle famiglie. “Considero questa riforma la più importante in Italia dopo le lenzuolate di Bersani. I distributori di carburante potranno vendere prodotti non oil e saranno eliminati i vincoli alla vendita contestuale di diverse marche di carburanti e all’apertura di impianti self service anche nei centri abitati”.

Storica e mai affrontata finora la norma che prevede il pagamento dell’Imu per gli edifici della chiesa non ad uso religioso. Spiega Magda Negri: “Non pagheranno le scuole paritarie assimilabili a quelle pubbliche per qualità del servizio, tenuta dei bilanci, contratto degli insegnanti. Le altre sì. Ci adeguiamo finalmente ai parametri europei. Come sono lontani tempi di Berlusconi e Ruini!”.

Indiscutibilmente le novità positive non mancano, ma si poteva fare di più? La Senatrice Negri ammette: “Non siamo soddisfatti per quanto riguarda l’apertura del mercato delle professioni. Non siamo riusciti ad ottenere l’equo compenso per i tirocinanti (ci sarà solo un rimborso spese concordato dopo sei mesi in studio) e non c’è più l’obbligo del preventivo scritto. Le parafarmacie non potranno vendere i farmaci di fascia C, però potranno vendere medicinali veterinari con ricetta”. “Sarà interessante monitorare la situazione della Regione Piemonte: abbiamo già una ricca rete di farmacie: 1536 tra private e pubbliche, pari a una ogni 2886 abitanti, quindi siamo già in una situazione migliore rispetto alla soglia nazionale. Abbiamo 382 notai su 4700 a livello nazionale, 10761 architetti su 137000. Molti di questi professionisti sono giovani e donne e quindi dovremo trovare uno stile piemontese per liberare anche nella nostra regione quel ‘mercato buono’ che può far crescere il Piemonte, l’Italia e il futuro dei nostri giovani”.

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MAGDA NEGRI

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