L’altra notte, a casa del papà di una mia amica di Novara, 97 anni e fragilissimo, sono arrivate da Leopoli una giovane donna e una bimba di 5 anni, dopo 40 ore di viaggio
La badante convivente con l’ anziano signore è la mamma e aspettava naturalmente l’arrivo della figlia a e della nipote.
La casa è piccola e la persona malata ha bisogno di cure e tranquillità.
Non sono vaccinate, ma provvederanno.
La mia amica si è offerta di pagare per un po’ un residence, ma sono spaventate.. cercano calore umano.
Il residence lo sentono come freddo e strainante.
Adesso cercano una soluzione comune con altre donne ucraine, Vogliono stare insieme ai loro connazionali.
La chiesa ortodossa locale si prodiga, in collegamento con Polizia e Asl.
La mia amica è lacerata tra un empito fortissimo di solidarietà e la preoccupazione per la serenità e la salute del vecchio padre malato.
C’è una complicata logistica degli affetti da gestire, dal momento che il riavvicinamento avverrà in grande misura con familiari che sono badanti conviventi, senza una casa propria.