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Lotta di classe

By 16/01/2020Attualità
Ma guarda i corsi e i ricorsi…
Decenni di discussioni politologiche sull’irrilevanza delle classi sociali, sull’omologazione di tutti nella dimensione del cittadino consumatore e poi, tanto per stare terra terra, un complesso scolastico di Roma nord descrive minuziosamente la distribuzione geografica delle proprie classi in base alla origine sociale e quindi reddito- si presume – della famiglia d’origine.
Una classificazione degna di un manuale di sociologia: alunni extracomunitari, ceti medio bassi, ceti medio alti, alta borghesia.
Qui però, su quest’ultimo segmento, c’è una raffinata chicca: insieme ai rampolli dell’alta borghesia vengono parcheggiati anche i figli del loro personale di servizio: cuochi, badanti, colf, autisti ecc…
I figli del personale di servizio sono una variabile subordinata dei figli della classe super egemone.
Quale migliore conferma delle tesi di Luca Ricolfi nel bel libro recente “La società signorile di massa” ?
 
P.s.: abbastanza inutili i commenti, le critiche, lo sdegno, i riferimenti alla costituzione. Qualcuno ha pensato questo piano di distribuzione, qualcuno l’ha approvato, qualcuno l’ha scritto e diffuso.
Penso che quel qualcuno o quei qualcuni non dovrebbero lavorare nella scuola pubblica, nè a livello amministrativo, nè a livello docente, e che non basti un biasimo “culturale”.
Allontanarli, renderli innocui, in qualche lontano e desolato angolo inutile della Pa.
 
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MAGDA NEGRI

www.magdanegri.it

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