Skip to main content

Luigi Manconi- I senza quorum

l'Unità 27.6.09 – Qui Chianciano – Ascoltare i senza quorum – di Luigi Manconi

In queste ore, a Chianciano, i Radicali offrono una preziosa occasione di confronto a tutti i segmenti della sinistra «senza quorum». Marco Pannella intende fare di quel dato negativo uno strumento di crescita: tanto più utile perché all'interno di quell'area le tendenze alla depressione e, quale effetto ultimo, la «sindrome scissionista», impediscono, quasi fosse una maledizione, di imparare dalle sconfitte. A tale appuntamento non sembra interessato il Pd.

È un errore. Innanzitutto perché il Partito democratico, a sua volta, registra un risultato assai gramo, che rivela, un notevole deficit di insediamento territoriale e mobilitazione sociale. Non solo: tra «quelli senza quorum» sono molti coloro ai quali il Pd dovrebbe prestare attenzione e offrire spazio politico. I Radicali in primo luogo. La loro esperienza all'interno dei gruppi parlamentari del Pd è assai positiva. Non la si è potuta rinnovare in occasione del voto europeo, per responsabilità primaria della leadership democratica. Ma è lì, nel Partito democratico, il posto dei Radicali, a patto che – ma vale per tutte le componenti – si adottino regole di democrazia interna, puntualmente definite e rigorosamente rispettate.

Certo, l'assemblea di Chianciano potrà decidere per la ricostituzione della Rosa nel Pugno o per l'ennesimo «nuovo partito di tutta la sinistra», ma si rischia semplicemente di differire il vero problema. Che è, poi, quello di realizzare un «partito grande» e a struttura coalizionale. Un partito-famiglia allargata, dove diverse culture e tradizioni, varie generazioni e sensibilità, differenti percorsi ed esperienze possano trovare una sede accogliente. Nel Labour party, per anni, hanno convissuto Tony Blair e i più tetragoni trotskisti.

Si dirà: «ma in Italia le condizioni sono totalmente diverse». Sì, sì, ma perché mai Franceschini o Bersani dovrebbero aver paura della tenera Emma Bonino?

Close Menu

MAGDA NEGRI

www.magdanegri.it

IL MIO PARTITO