Skip to main content

L’urlo e l’arrocco: serve un PD rinnovato ma senza perdere la mediazione

In questi momenti drammatici e di grande incertezza per il Paese, l'opposizione è chiamata a ricoprire un ruolo importante e strategico. Qualche considerazione sull'iniziativa di rinnovamento del partito di Matteo Renzi.

Il format utilizzato da Renzi è quello delle grandi convention stile popolo viola, cioè una larga raccolta di società civile colta che ha voglia di esprimersi e contare.

I punti programmatici – anche se proposti come in un supermarket della modernità – sono di sicuro interesse, innovativi, si iscrivono in una ricerca di rivoluzione liberale nel PD e nel centro sinistra, a cui molti hanno lavorato in questi mesi. Considero ottimo ed incoraggiante il sostegno di Chiamparino.

Ma – mi viene da chiedermi – esisterebbe la Leopolda se non si ponesse in aperto contrasto con i gruppi dirigenti del PD? Il "contro" a parer mio supera il "per".

Come la mozione Marino – che io ho votato al congresso – così queste convention evocano la costituente dal basso. Fu così anche nel '91, quando superammo il PCI e nacquero i movimenti per la costituente del nuovo partito.

Ma se non si trova l'equilibrio che solo la mediazione politica può garantire andrà a finire tutto nella banalità non disinteressata della battaglia generazionale.

E se si usa l'arma del disprezzo e l'invito alle epurazioni le reazioni all'interno del partito non possono che essere che uguali e contrarie.

Close Menu

MAGDA NEGRI

www.magdanegri.it

IL MIO PARTITO