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Marini e i sessantottini

Bravo Marini! – si fa per dire –. Da vero lupo politico con l’intervista sulla Stampa del 26 giugno ha dato ai popolari una funzione nelle turbolente vicende del Pd. Ho avuto con lui un breve scambio di opinioni, stamane all’uscita dall’aula.

Io: Perché scrivi che non ci sono due linee. Lo vedono anche i sassi che ci sono.

Marini: Si ma non bisogbna dirlo perché il partito si dividerebbe.

Io: Ma se andiamo al congresso il partito ritrova slancio.

Marini: No aspettiamo il 2009, poi si vedrà. Concentriamo lì tutte le nostre forze.

Io: Si vede cosa?

Marini: (Nessuna risposta … n.d.r… sorride)

Io: Guarda  che sbagli l’analisi suill’assemblea. Non è l’assemblearismo del ’68. I membri dell’assemblea sono stati votati dai cittadini alle Primarie. Unico organo legittimo. Noi non abbiamo votato i segretari direttamente, ma attraverso le liste.(Marini mi guarda  e sembra non capire.. allora la butto sul ridere e dico: Non prendertela con l’assemblearismo dei sessantottini)

Marini: Con i settatntottini sono sempre andato d’accordo, specialmente con le donne.

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MAGDA NEGRI

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IL MIO PARTITO