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Marino alla Festa democratica di Torino

Un grande pubblico, 400 persone almeno, che tutte non ci stanno nell'area dibattiti della festa . Molte stanno in piedi, fino alla fine. Marino parla: il suo linguaggio è nuovo, il suo modo di parlare garbatao , ma determinato. Non attacca gli avversari. Spiega cosa pensa lui del partito e quali sono le posizioni che la sua mozione sostiene. La gente applaude, tante volte.E cosa ha visto nel Paese  e che ha ispirato il suo porgramma.

"Io immagino un partito che abbia una sola corrente". Lo ha detto il candidato alla segreteria nazionale del Pd, Ignazio Marino, presentando la sua candidatura questa sera a Torino. "E' vero -ha aggiunto Marino- che anche gli altri due contendenti per la segreteria del Partito democratico dicono che vogliono sciogliere le correnti, se lo fanno e' un fatto positivo perche' si passa dalle intenzioni ai fatti". Marino ha poi sottolineato: "Immagino un partito che si impegni per una nuova legge elettorale, perche' credo che sia assolutamente contro ogni forma di democrazia che i novecento parlamentari siano nominati dai segretari di partito. Dobbiamo tornare all'uninominale, con la possibilita' per i cittadini di indicare i loro eletti e di poter anche avere, tra eletti e cittadini, un rapporto costante durante la legislatura"

 "Nel momento della massima crisi economica, il nostro governo si comporta diversamente dagli altri governi di destra". E' quanto ha sostenuto il candidato alla segreteria del Pd, Ignazio Marino, questa sera a margine di un incontro a Torino. "Un governo come quello di Sarkozy o come quello svedese – ha spiegato Marino – aumentano, addirittura raddoppiano gli investimenti in innovazione, ricerca e sviluppo. Il governo Berlusconi, invece, taglia le risorse, siamo passati dall'1,1 per cento del prodotto interno lordo investito in ricerca, innovazione e sviluppo, allo 0,9 per cento". Secondo Marino "questi sono problemi importanti sui quali il governo dovrebbe intervenire, perche' altrimenti moltissime altre famiglie pagheranno il prezzo di questa crisi e purtroppo sappiamo che saranno le famiglie piu' deboli". "A volte – ha concluso Marino – sembra che solo il governo non si renda conto della necessita' di varare degli atti importanti.

Invece di discutere di argomenti frivoli, si dovrebbe discutere degli ultimi dati dell'Istat che fotografano un'Italia drammaticamente impoverita, con quasi 9 milioni di poveri e addirittura 2,9 milioni di indigenti assoluti".

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MAGDA NEGRI

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