Ieri pomeriggio al Forte di Bard.. con il mio amico architetto Mario in attesa del convegno sui trasporti nel Nord Ovest, promosso dalla Associazione ex parlamentari del Piemonte e della Val d’Aosta.
Padrone di casa: Craveri, presidente del Consiglio regionale della Val d’Aosta.
Gran problema, per il Piemonte, il blocco del traforo del Monte Bianco e di alcuni tratti dell’Autostrada.
Si confrontano idee diverse.
Chiedere all’Europa il raddoppio del traforo del Bianco e rafforzare il Gran San Bernardo, o collegare il Piemonte alla direttiva più forte del Sempione, che intercetta gran parte delle merci provenienti Via Ventimiglia, Marsiglia Barcellona e le veicola verso Basilea, vero Hub europeo delle merci?
Produrremo un documento, per contribuire a un approfondimento efficace.
Non è mancata una visita quasi notturna al forte.. che io non conoscevo.. splendido, tenuto con grandissima cura… con molto personale giovane e qualificato.
Immagino i costi di gestione.. ma ci dicono che ha 300000 presenze di visitatori l’anno.
Dai successivi ascensori panoramici splendida vista….
Gran storia militare e di eroismi.
Nel 1800, 400 soldati valdostani resistettero a 40000 soldati francesi, che con Napoleone avevano individuato quelle strettissime gole nel paesino di Bard per incominciare la seconda campagna d’Italia.. fino alla vittoria di Marengo.
Non so che fine fecero i combattenti valdostani.
Ma Napoleone si vendicò e fece distruggere il primitivo castello fortezza.
L’attuale forte fu costruito ex novo dai Savoia.
Vale la pena di documentarsi e andarci.. quando fa meno freddo.
Quello che ha vinto..
Ma poi la Storia gira… e il vento cambia.