Gli hanno teso un agguato e lui c’è cascato. Tutto organizzato con gli sms sui telefonini, nel giorno del centenario dei boy scout.
Finita la seduta mattutina, i senatori dell’Ulivo sono sgattaiolati nel saloncino del gruppo, con bottiglie e salatini pronti, e solo dopo 5 minuti è arrivato lui, ignaro di tutto.
Forse pensava di dover conferire riservatamente con i Capigruppo…
Lui è Antonino Boccia, il gentile, paziente, serissimo coordinatore del gruppo in Aula. Si chiama “la frusta” e lui è “la frusta” di tutta l’Unione. Senza Antonio Boccia, Prodi non ci sarebbe già più.
Appena entra, applausi, tappi di spumante che saltano, l’allegria di una festa… Tutta per lui, che non se l’aspettava.
Gli regaliamo un pallottoliere e una bellissima penna e Antonio, ex-democristiano lucano di lungo corso, uomo pio e paziente, terziario francescano, si schernisce e sorride, non nascondendo i lucciconi