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MFE. L’Italia europea è possibile.

By 17/04/2008Politica

L'esito delle elezioni ha mostrato che gli italiani hanno voluto una  semplificazione del quadro politico, affidando la responsabilità di  governo al PdL e la responsabilità dell'opposizione al PD, con l'UDC  al centro. Esistono pertanto le condizioni per assicurare la  stabilità politica e fare le riforme istituzionali e strutturali,  possibili solo con larghe intese, di cui l'Italia ha urgente bisogno  per mettersi al passo con gli altri paesi europei.

Sito del Movimento Fedralista EuropeoEurobull, la rivista che fa luce sull'Europa  

La modernità è l'Europa. Le riforme tentate nel passato sono fallite perché non si è tenuto conto del quadro europeo. L'Italia non può più fare da sé. Esistono un mercato interno, una moneta europea, un Parlamento europeo, una Commissione e una Corte di giustizia. Si è avviata una politica estera e della sicurezza. L'Europa è un soggetto attivo della politica mondiale. Chi vuole cambiare il sistema politico italiano e garantire più efficienza all'economia deve agire nel quadro europeo. Il futuro dell'Italia è in Europa e un'Europa unita è necessaria per agire nell'arena mondiale.

E', pertanto, urgente che l'Italia ratifichi il Trattato di Lisbona. Molti altri paesi europei lo hanno già fatto. L'Italia si è
impegnata a farlo entro il 2008. Con il Trattato di Lisbona, sarà possibile imprimere un nuovo slancio alla costruzione europea in occasione delle elezioni europee del giugno 2009.

Il Movimento Federalista Europeo chiede a tutte le forze politiche presenti nel Parlamento italiano:

1. di ratificare subito il Trattato di Lisbona approvando, nell'occasione, una dichiarazione in cui l'Italia si impegna in
tutte le sedi istituzionali europee a rilanciare – anche tra un'avanguardia di Stati, se l'unanimità non sarà possibile – il
processo costituente, perché l'Europa ha bisogno di un governo democratico e capace di agire, per affrontare le sfide della globalizzazione, della pace internazionale e dello sviluppo sostenibile;

2. di agire, all'interno delle rispettive famiglie politiche europee, affinché i partiti europei designino un loro candidato a
Presidente della Commissione europea in vista della elezione europea del giugno 2009. I cittadini europei devono poter scegliere non solo il partito che li rappresenterà al Parlamento europeo, ma anche il responsabile dell'esecutivo che si impegnerà a realizzare un programma di governo per l'Europa. Se i partiti europei si assumeranno le loro responsabilità, le elezioni europee del 2009 diventeranno il primo passo verso un'Europa politica, con un Parlamento europeo in cui si manifesterà una genuina dialettica democratica tra le differenti forze politiche.

L'Italia si è data un governo. E' ora possibile e necessario dare un governo all'Europa.

Movimento Federalista europeo
Milano, 15 aprile 2008

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